Vele spiegate: sul lago di Santa di Croce soffia il vento della ripartenza

Dopo il lockdown, si ripopolano le strade, le piazze, i locali. E anche il lago. Sì, il lago di Santa Croce: lo specchio d’acqua è di nuovo solcato, e colorato, dalle imbarcazioni.

Sotto la regia della sezione di Belluno, associata alla Lega Navale Italiana, la stagione si è aperta in concomitanza con il solstizio d’estate. E nel segno dei bambini, grazie al “Vela Day”. Un’iniziativa capace di riscuotere un successo clamoroso, come conferma la presenza di un’ottantina di iscritti tra giovani e giovanissimi, insieme ai loro genitori. E il presidente della sezione di Belluno, Fabrizio Travaini, non nasconde la sua profonda soddisfazione: «È stata un’occasione importante per far conoscere la vela. Sia come pratica sportiva, sia come contenitore di valori, rispecchiati dal piacere dello stare assieme, la cultura dell’acqua, l’attività all’aria aperta e il rispetto della natura». Nonostante fossero nascosti dalle mascherine, i sorrisi hanno riempito festosamente il bacino lacustre. Anche grazie ai giochi: come quello organizzato alla “Stazione Memory”, dove i ragazzi hanno appreso il gergo marinaresco.

Grandi protagoniste le famiglie: «E questo ci fa davvero piacere. Speriamo di rivedere molti dei partecipanti ai nostri corsi, organizzati dalla Scuola vela durante la settimana e nei weekend». Corsi che abbracceranno per intero i mesi di luglio e di agosto.

Le vele, quindi, si gonfiano. Anche se il Coronavirus obbliga ad avere comportamenti responsabili e a non abbassare la guardia: «Per garantire a tutti noi la massima sicurezza, abbiamo elaborato un protocollo. Dovremo fare dei piccoli sacrifici e porre qualche attenzione in più, ma siamo sicuri che il divertimento e il piacere dello sport renderà meno pesante questa particolare situazione». Spira il vento della rinascita. E accarezza l’acqua del lago.