UNIMONT INCONTRA IL BELLUNESE: IL GAL PREALPI E DOLOMITI ACCOGLIE 30 STUDENTI UNIVERSITARI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

UNIMONT INCONTRA IL BELLUNESE

IL GAL PREALPI E DOLOMITI ACCOGLIE 30 STUDENTI UNIVERSITARI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

Si è concluso nei giorni scorsi il viaggio studio organizzato dal GAL Prealpi e Dolomiti in collaborazione con UNIMONT – Università della Montagna, polo d’eccellenza dell’Università degli Studi di Milano con sede a Edolo. Dal 16 al 19 giugno, 30 studenti dei corsi di laurea “Valorization and Sustainable Development of Mountain Areas – MOUNTAINSIDE” (laurea magistrale internazionale) e “Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano – VALMONT” (laurea triennale) hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva nel territorio bellunese, accompagnati dai loro docenti e guidati da un programma pensato per esplorare, comprendere e valorizzare le specificità delle aree montane bellunesi.

Questo progetto nasce da un’iniziativa del GAL, in collaborazione con UNIMONT, con un obiettivo chiaro: offrire agli studenti un’occasione di apprendimento diretto sul campo e, al contempo, stimolare un confronto aperto tra il mondo accademico e le realtà locali. Un’esperienza che si è rivelata tanto formativa per i partecipanti quanto strategica per il territorio, che ha avuto l’opportunità di mostrarsi e creare una rete con giovani competenti e motivati, futuri professionisti dello sviluppo montano.

Il programma ha incluso escursioni all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e nella Foresta del Cansiglio con la guida di Veneto Agricoltura e presso alcune delle realtà produttive più rappresentative del territorio: Lattebusche, Unifarco, Birreria Pedavena, oltre a piccole ma preziose imprese e associazioni locali come La Giasena e l’associazione Il Tasso. In questo modo gli studenti hanno avuto la possibilità di osservare da vicino modelli di sviluppo economico e sostenibile in ambito montano.

Parte integrante dell’esperienza è stata anche la partecipazione alla presentazione del Libro Bianco sulla Montagna. Il testo, come ha spiegato la professoressa Anna Giorgi, docente responsabile del Polo UNIMONT e coordinatrice scientifica del volume, evidenzia come oggi sia indispensabile ribaltare l’approccio tradizionale verso le aree montane, riconoscendone le potenzialità piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sui limiti.

“La concentrazione dei centri decisionali nelle zone urbane e di pianura ha fatto sì che i modelli di sviluppo siano urbano-centrici: le montagne sono viste solo come delle aree di valore ambientale, dedizione all’agricoltura, oltre che di perifericità e marginalità. Invece, sono sì ambiente prezioso da tutelare, ma anche capitale umano, agricoltura sostenibile e servizi di qualità. Bisogna quindi guardare ad esse con una nuova visione ecosistemica”, ha sottolineato Giorgi.

Significativo è stato l’incontro con l’Ecosistema Belluno, alleanza tra enti pubblici e privati che mira a creare un ecosistema aperto per lo scambio di conoscenze e la promozione dell’innovazione nel territorio bellunese.

All’appuntamento sono intervenuti Sara Bona, presidente del GAL Prealpi e Dolomiti, Andrea Ferrazzi, direttore generale di Confindustria Belluno Dolomiti, e Marco Staunovo Polacco, presidente del Consorzio dei comuni BIM Piave Belluno.

“Il territorio montano ha bisogno di essere interpretato in modo nuovo. Costruire nuovi percorsi è una necessità: bisogna fare uno sforzo e rompere gli schemi tradizionali che ostacolano lo sviluppo delle aree montane”, ha aggiunto la professoressa Giorgi rivolgendosi agli studenti.

Incontri, esperienze dirette, dialoghi con chi vive e lavora nei territori montani: tutto questo ha reso il viaggio studio un’occasione preziosa non solo per conoscere, ma anche per immaginare e costruire un futuro possibile nelle terre alte. Un’opportunità concreta per far emergere nuove idee, rafforzare il legame tra formazione e territorio, e stimolare una visione di sviluppo che sia realmente sostenibile, partecipata e innovativa.

Racconta Alice, studentessa di UNIMONT originaria della provincia di Belluno: “Finite le superiori sentivo questa provincia troppo stretta, volevo solo andarmene il più lontano possibile. Con il tempo, però, ho cambiato idea e con questa esperienza ho avuto la conferma di voler restare. Mi ha riacceso la speranza di costruirmi un futuro qui, di poter portare nel mio territorio ciò che ho imparato, farlo crescere e contribuire così allo sviluppo della nostra zona.”

“Con questa iniziativa, il GAL Prealpi e Dolomiti – dichiara la Presidente Sara Bona rinnova il proprio impegno nel promuovere progettualità capaci di attivare processi di valorizzazione duratura delle aree montane, puntando sul coinvolgimento delle giovani generazioni e sulla costruzione di reti tra persone, conoscenza, innovazione e territorio.”