Tutti pazzi per il miele: Apidolomiti e la carica dei 700

Il miele attira le api? Ma anche i “mielisti”. E la conferma arriva dai numeri: in particolare, i numeri di Apidolomiti. La cooperativa degli apicoltori bellunesi ha scollinato la soglia dei 700 soci. A conferma del grande lavoro in termini di informazione e divulgazione, condotto dalla società cooperativa con sede a Villa di Limana. «Siamo felici del fatto che il trend positivo continui ormai da diversi anni, grazie anche al passaparola tra gli apicoltori locali e agli apprezzati corsi base di apicoltura – affermano i vertici di Apidolomiti -. Simili cifre, però, rendono la gestione sempre più impegnativa: ecco perché ci auguriamo che tutti gli associati partecipino in maniera sempre più attiva alla vita sociale. E diano il loro contributo».

La realtà è nata nel 1973 e si occupa di fornire assistenza, materiali, strumenti e formazione ai soci, con un particolare occhio di riguardo alla tutela dell’ape e alla garanzia di qualità delle produzioni. «Il miele è un prodotto caratteristico delle nostre vallate e, da sempre, supportiamo il lavoro degli apicoltori a difesa delle api e dell’alveare. Per questo abbiamo lavorato a lungo nell’intento di ottenere la Denominazione di origine protetta (Dop) “Miele delle Dolomiti Bellunesi”: un risultato importante, a vantaggio dell’intera collettività».

Non solo: la cooperativa degli apicoltori annovera anche persone da fuori provincia – soprattutto dalla pianura veneta, dal Friuli Venezia Giulia e dal Trentino Alto Adige – e vede crescere il numero di giovani e di donne: il 20 per dei soci appartiene proprio a questa fetta. Perché il miele fa gola a chiunque. Ed è un bene comune. Da tutelare. E valorizzare.