Tende in legno, natura, tranquillità: l’agricampeggio e la vacanza anti-Covid

Evitare assembramenti, stare il più possibile all’aperto, mantenere la distanza di sicurezza: direttive sacrosante, ma difficili da incastrare all’interno di una vacanza. O forse no? Forse la soluzione è a portata di mano. Ed è un mix tra agriturismo e campeggio: insomma, un agricampeggio.

Come quello ideato da Stefania Padovan, ad Arsiè: «L’Agricampeggio Cima Lan è nato un paio d’anni fa – racconta la titolare – come una realtà di nicchia, destinata a chi è votato alla tranquillità più assoluta. Ma col tempo ci siamo fatti conoscere. E siamo cresciuti: tanto è vero che, nel mese di agosto, le “casette” sono già prenotate».

Cima Lan è un alloggio agrituristico in spazi aperti: «In epoca di Covid, si tratta di una soluzione molto ricercata. Anche perché chi viene a trovarci non corre il rischio di entrare in contatto con altre persone, come accade nelle strutture al chiuso. Abbiamo cinque piazzole: due delle quali attrezzate con una tenda in legno». La zona è accessibile a mezzi furgonati, ma non a veri e propri camper: «Un occhio di riguardo è dedicato poi al cibo. Perché il cliente è attentissimo a ciò che mangia, ha curiosità e interesse per i prodotti che proponiamo. Dal fagiolo di Lamon ai piccoli frutti, passando per gli ortaggi di stagione, raccolti direttamente dal campo, fino a confetture e succhi. Non a caso, le nostre colazioni e gli spuntini sono sempre a chilometro zero».

Il silenzio della natura, il chiarore delle stelle, i profumi delle piante aromatiche: l’agricampeggio è l’occasione di vivere una nuova esperienza. «L’ideale per il turismo di prossimità, mordi e fuggi – conclude Stefania Padovan -. Forse sarà per questo che, nel momento in cui è finito il lockdown, abbiamo ricevuto tantissime telefonate con richieste di prenotazioni. Da noi tutto è sincero, genuino e naturale. E questo alla gente piace. Ci siamo ritagliati un’opportunità: cerchiamo di sfruttarla al meglio».