Naturalpina Dolomiti: mele da favola tra natura incontaminata e l’amore di una famiglia

C’è un tipo di mela croccante e profumata. Ha caratteristiche organolettiche favolose. E cresce in un contesto naturalistico in cui l’unica interferenza dell’uomo è scandita dall’amore: quello di una famiglia, con tre bambini, nei confronti del verde, della terra, di un giardino incantato, ricco di erbe aromatiche, piante alpine. E di frutti. Siamo a Giamosa[…..]

Leggi tutto

Indietro nel tempo con il Mulino La Vallina: «Dove tutto è come una volta»

Viaggiare indietro nel tempo è possibile? Sì, e non solo nei film di fantascienza. Bastano un pizzico di immaginazione. E il contesto giusto: quello del Mulino La Vallina, a Quero, dove Lucia Furlan accoglie chiunque: grandi e piccini, anziani e ragazzi, insegnanti e studenti. Per andare a ritroso nelle epoche passate, non è necessario salire[…..]

Leggi tutto

Accessibilità di linguaggio, accoglienza, scuola: Blhyster, una cooperativa per tutti

Ogni singolo essere umano è diverso. E, per fiorire, deve fare affidamento su esperienze adatte. Su percorsi mirati. Su progetti individuali e personalizzati. Allora sì, può avvenire la fioritura. A dispetto del terreno a volte arido della vita. Un terreno che, dal 2017, la cooperativa sociale Blhyster coltiva con passione e professionalità. Per dare a[…..]

Leggi tutto

Specificità e specialità: un’annata splendida per la patata di Cesiomaggiore

Un’ottima annata. E questa volta non si parla di vendemmia e di vino, bensì di patata. La patata di Cesiomaggiore: più che un prodotto, un marchio diventato sinonimo di eccellenza. E capace di distinguersi ben al di là degli orizzonti provinciali. Una garanzia per il consumatore e un orgoglio per l’agricoltore: «Solo con i soci[…..]

Leggi tutto

Vini Crodarossa: «Brindiamo solo con la qualità»

Paolo Remini, Alessandro Rigo, Martina Vergerio e Glenda Franceschin: quattro persone racchiuse in una scelta improntata sul coraggio. E in un’etichetta: Crodarossa. O meglio, Vini Crodarossa: come il tipico colore della roccia madre che caratterizza i terreni delle Prealpi (“croda” in dialetto). Vero, si torna sempre lì: alla terra. Alle radici. E a Lentiai, in[…..]

Leggi tutto

“I Boschi del Castagno”, dove tutto è sostenibile. Anche l’ospitalità

Parola d’ordine? Ospitalità. Un concetto che i gestori del piccolo agriturismo “I Boschi del Castagno” declinano a 360 gradi. Perché non basta essere ospitali con i clienti: bisogna esserlo anche, e soprattutto, con l’ambiente che ti avvolge. E con la natura che, in queste zone, è stata particolarmente generosa: tra faggi, boschi di nocciolo e[…..]

Leggi tutto

Rigorosamente bellunese e artigianale: quando il gelato è una “Delizia”

Dalle noci feltrine al freschissimo formaggio di malga, dall’essenza dei mughi dolomitici al miele di montagna, fino alle bacche corniole e alla zucca. Tutto autoctono, genuino, a chilometro zero. In una parola, bellunese. Che più bellunese non si può: è il dolce freddo della gelateria “La Delizia”. Dove il gelato è fatto con ingredienti selezionati,[…..]

Leggi tutto

Il fagiolo di Lamon e la sua tutela ai tempi del Covid: «Facciamo squadra»

È un tesoro, custodito nell’altopiano di Lamon e Sovramonte. Ha caratteristiche nutrizionali di rilievo, fa bene alla salute, è delicato al palato e intenso nel gusto: il riferimento, ovviamente, è a “sua maestà” il fagiolo di Lamon. Un’eccellenza, prodotta con metodi ecologici, selezionata in maniera accurata. E lavorata con competenza e passione, grazie al “Consorzio[…..]

Leggi tutto

Scenari mozzafiato, piatti tipici e un chioschetto: l’estate “Covid free” di Malga Col Toront

Forse non è necessario passare a miglior vita per ammirare il paradiso. In fondo, basta raggiungere quota 1.400 metri, immergersi nel cuore pulsante del Nevegal. E lanciare lo sguardo oltre l’infinito. Perché lo scenario è mozzafiato. O, per l’appunto, paradisiaco. E lo è soprattutto da un punto. Più precisamente, un punto di ristoro: Malga Col[…..]

Leggi tutto

Agnello d’Alpago: l’eccellenza non conosce lockdown

Cresce grazie all’allattamento naturale. Pascola nei prati dell’Alpago, dalla primavera all’autunno, fra i 400 e i 1.500 metri d’altitudine. E, nella sua alimentazione, sono banditi insilati e mangimi. Per questo è diventato un’eccellenza: è l’Agnello d’Alpago, nato da un’antica razza presente solo nella Conca e considerato in via d’estinzione dall’Unione Europea. Ora sono circa 2mila[…..]

Leggi tutto