Naturalpina Dolomiti: mele da favola tra natura incontaminata e l’amore di una famiglia

C’è un tipo di mela croccante e profumata. Ha caratteristiche organolettiche favolose. E cresce in un contesto naturalistico in cui l’unica interferenza dell’uomo è scandita dall’amore: quello di una famiglia, con tre bambini, nei confronti del verde, della terra, di un giardino incantato, ricco di erbe aromatiche, piante alpine. E di frutti.

Siamo a Giamosa (comune di Belluno), dove sorge la sede, da fiaba, dell’azienda agricola Naturalpina Dolomiti. E, tratte da una fiaba, sembrano pure le mele che nascono in un contesto unico: «Volevamo recuperare la biodiversità – spiega la titolare, e mamma, Alice Pedon – oltre ai sapori di un tempo. Per questo, abbiamo dedicato un ampio spazio alle mele antiche. E ad alcune specialità tipiche delle Valbelluna, sparite negli anni Cinquanta. Ora abbiamo 1.500 piante e produciamo 8, 9 tonnellate di frutti all’anno. Si conservano senza trattamenti e sono buoni nella loro totalità: anche nella buccia».

Nemmeno la pandemia ha fiaccato l’entusiasmo di Alice: «Dal mio punto di vista, l’azienda agricola rappresenta una scelta vincente. Perché si sta all’aperto, si rispettano i tempi della natura. E un domani li insegneremo, attraverso la fattoria didattica. Il nostro messaggio è chiaro: da noi non si viene semplicemente ad acquistare un prodotto, bensì a vedere e scoprire ciò che la natura può offrire in maniera sostenibile».

Anche nella sede di Naturalpina Dolomiti, l’attività è stata ricalibrata: «Soprattutto a livello di distribuzione. Abbiamo rivalutato i canali vendita, sfruttando nuove piattaforme. In più, stavamo realizzando un laboratorio di trasformazione dei prodotti, ma il Covid ha rallentato le operazioni». Poco male, a Giamosa splende sempre il sole: «La mia impressione – conclude Alice Pedon – è che ci sia una presa di coscienza diversa rispetto all’importanza e alla bontà dei prodotti a chilometro zero. Anche perché, una volta scoperta la qualità, non si torna più indietro».