Indietro nel tempo con il Mulino La Vallina: «Dove tutto è come una volta»

Viaggiare indietro nel tempo è possibile? Sì, e non solo nei film di fantascienza. Bastano un pizzico di immaginazione. E il contesto giusto: quello del Mulino La Vallina, a Quero, dove Lucia Furlan accoglie chiunque: grandi e piccini, anziani e ragazzi, insegnanti e studenti. Per andare a ritroso nelle epoche passate, non è necessario salire sulla mitica DeLorean, la macchina del tempo di “Ritorno al futuro”: è più che sufficiente una grande pietra che, azionata dall’acqua, macina del mais. E sviluppa una storia: quella del granoturco, dalla semina al raccolto, fino alla trasformazione in farina per la polenta. O per il pane, che può essere fatto sul posto e al momento. A tutto ciò si aggiungono gli orti, un prato per il foraggio, ma anche oche, conigli, galline, la cavalla Kendra e l’asinella Agata, oltre a tanti altri animali della fattoria.

Al mulino non manca nulla: agriturismo e fattoria didattica, alloggi confortevoli e ristorazione genuina (colazioni comprese), possibilità di effettuare escursioni e ospitalità. Ma questa è un’annata estremamente difficile. Per tutti: «Nel 2020 abbiamo lavorato in totale una ventina di giorni – allarga le braccia la proprietaria del mulino -. La gente ha paura, viene a trovarci solo se c’è il sole. E, di conseguenza, può rimanere all’aperto. Gli spazi chiusi, ora come ora, spaventano: non a caso, le camere sono vuote. Nonostante abbia tenuto i prezzi bassi».

Lucia Furlan, però, ha la ricetta per ripartire. Una ricetta tanto semplice, quanto efficace. E basata su due soli ingredienti: «La fiducia e il calore delle persone. Un calore di cui mi nutro e che, sono certa, tornerà presto. È da lì che ripartiremo. Nel frattempo, porto avanti un altro lavoro, visto che l’attività al mulino non sarebbe sostenibile. Almeno per il momento». Già, per il momento. Perché la macchina del tempo è pronta a rimettersi in moto.