Il territorio valorizzato dai giovani: “Isoipse” e un museo aperto al mondo
Cosa può arginare il fenomeno dello spopolamento? O forse sarebbe meglio chiedersi “chi”. Nessun dubbio: loro. I giovani. Gli stessi che hanno scelto di unire idee e competenze per promuovere l’ambiente, il paesaggio, l’identità, la società e la cultura del territorio dolomitico. Come? Attraverso progetti sostenibili, finalizzati allo sviluppo virtuoso della provincia.
E proprio da questi giovani è nata “Isoipse”, un’associazione formata da professionisti che, pur in ambiti diversi, hanno preso una decisione: la montagna non si abbandona, si valorizza. A parole? No, in maniera concreta. Non a caso, “Isoipse” gestisce le attività educative e ricreative legate al Museo etnografico di Seravella. Dove sbocciano “Le domeniche nel giardino”: le ultime due di agosto e la prima di settembre, il Museo spalanca le porte a un’iniziativa capace di abbracciare la scoperta, il gioco e il teatro. Tre aspetti che confluiscono nel cosiddetto instant silent play (percorso di esplorazione virtuale dei luoghi, grazie all’utilizzo di cuffie senza fili): è intitolato “Mezzadri mezzi ladri? Peripezie di contadini” e rivolto a bambini, ragazzi, ma anche adulti. Ognuno potrà così salire idealmente nella macchina del tempo. E andare all’indietro, nel passato. O meglio, nella montagna bellunese di inizio Novecento. Basta infilare le cuffie audio-immersive per entrare in contatto con un mondo ormai scomparso di fame e ingegno, di lavoro e divertimento, di dicerie e leggende.
Ma non è tutto: sempre nelle stesse domeniche, si potrà partecipare alle visite guidate al roseto per conoscere le rose, anche al di fuori del periodo di massima fioritura. Infine, impossibile non immergersi nella mostra fotografica “Say Cheese. Volti e voci di malga”, arricchita da splendide immagini e pensieri dei malgari. Guardare al passato per volare nel futuro: la valorizzazione del territorio passa da qui.