Francy Farm Dolomiti: quando la patata di montagna conserva i ricordi di bambino

Sembrava un incantesimo: prima le piogge abbondanti, poi la pandemia. Ma Francesca Bristot è come il suo campo: nonostante le avversità, trova sempre il modo di fiorire. E così a Belluno, in via Col da Ren, è nata una realtà capace di coniugare salute e bellezza, qualità e benessere. Ovvero, l’azienda agricola Francy Farm Dolomiti, specializzata nella coltivazione di piante officinali e patate di montagna: «Tutto è nato alla fine del 2018 – afferma Francesca – ma il 2019 è stato caratterizzato dalle abbondanti precipitazioni. E, di fatto, il raccolto è slittato di un anno». Ora, però, la Francy Farm Dolomiti ha preso quota. A dispetto dello scoppio dei contagi: «Al momento lavoro soprattutto con il passaparola, con il “sentito dire”. Ma è anche vero che ho avuto buoni riscontri, e richieste, da fuori provincia».

Le gratificazioni? Non si nascondono in un conto corrente, ma nelle parole delle persone: «Un cliente mi ha detto che, nei prodotti, ritrova i sapori di una volta. I ricordi di quando era bambino – sorride la titolare -. Fatico a considerare questo un lavoro: per me è più che altro una passione. Mio marito e miei figli mi danno una mano. A tale proposito, tutti insieme abbiamo visto l’opportunità di prenderci cura del territorio e di valorizzare un patrimonio naturalistico che non poteva essere lasciato a se stesso». Da qui è germogliata la Francy Farm: «La nostra stella polare è la stagionalità. Prepariamo delle cassettine con i prodotti del momento. E solo quelli. Perché bisogna capire che, tanto per citare un esempio, il pomodoro è disponibile 12 mesi all’anno solo nei supermercati. In natura no, non è così. Da questo punto di vista, però, c’è una maggior attenzione da parte della collettività». La stessa che apprezza le piante officinali, da cui nascono gli infusi: «Hanno un aspetto benefico, alleviano dolori e malesseri. E sono pure buoni». Come tutto ciò che sorge nel campo di Francy. E non c’è incantesimo che tenga.