Formaggi di qualità e mucche da adottare: Malga Piz e una gestione formato-famiglia
Daniele Gallina è il punto di riferimento. Ma con lui ci sono anche la compagna Tiziana Miuzzi, la sorella Elisa e la madre Graziella Carraro. Lavorano tutti lassù, a 1.450 metri d’altitudine: a Malga Piz, sul massiccio del Grappa (comune di Alano di Piave). Impegno e sacrificio scandiscono la quotidianità di una famiglia davvero speciale: una famiglia di malgari. Con diverse figlie: Bionda e Samantha, Margherita e Katia, Jasmine e Hwanita. Curate, amate, coccolate. E trattate con dedizione assoluta. Nulla di strano, se non fosse che le “figlie” sono le mucche. Le quali, grazie al loro latte fresco e sublime, sono garanzia di eccellenza. Per questo vengono considerate parte integrante della famiglia, tanto che ognuna (e parliamo di un centinaio) ha un nome ben preciso. Ma Daniele e Tiziana non sono gelosi.
Anzi, invitano la collettività ad “adottare” le loro mucche, secondo una felice iniziativa che, anche quest’anno, sta riscontrando un enorme successo: basta versare una piccola cifra (55 euro) per contribuire al mantenimento estivo del mammifero, sostenere la malga. E, in cambio, ricevere direttamente a casa dei prodotti caseari di altissima qualità. Come ricotte, mozzarelle e il delizioso Morlac, formaggio pluripremiato in vari concorsi. «Abbiamo iniziato a lavorare nel mese di giugno – racconta Daniele Gallina – e rimarremo in malga fino a ottobre. Rispetto agli anni scorsi, c’è più gente. Anche se i turisti sono un po’ più esigenti: vorrebbero la ricarica per le bici elettriche e il Wi-Fi. Quassù, però, c’è poca rete». In compenso c’è un ambiente maestoso: «Non è facile portare avanti l’attività, i sacrifici sono tanti, come le tasse da pagare. E preoccupa l’evoluzione della pandemia. Eppure, nonostante tutto, guardiamo avanti con entusiasmo e fiducia».