Dal piacere degli occhi a quello del palato: pranzo in modalità picnic all’Agriturismo Faverghera

Il Coronavirus dimezza i posti nei locali. Compresi gli agriturismo. Un problema? Lo è, inutile nasconderlo. Ma è anche un modo per riannodare quel filo che lega gli amanti della montagna, e della natura, al piacere di gustare un piatto tipico. Quel filo è più teso che mai, grazie all’Agriturismo Faverghera. Dove è sbocciata la nuova modalità picnic: «L’idea, in realtà, è nata da un’esigenza – spiega il titolare Marco Vuerich – visto che l’obbligo di mantenere le distanze per ragioni di sicurezza ci ha fatto perdere la metà dei posti all’interno dell’agriturismo. A quel punto mi sono guardato attorno: di fronte a un paesaggio di questo tipo, perché non invitare i clienti a mangiare di fuori, all’aria aperta?».

Detto, fatto. I gestori hanno pensato davvero a tutto: «Nel primo fine settimana, la proposta è andata alla grande. Avevamo preparato dieci coperte, ma non sono bastate: dovremo raddoppiarle. Rispetto al picnic tradizionale, si è deciso di sostituire il cestino di vimini con una borsa biodegradabile. Anche in questo caso, per una questione di igiene e di rispetto delle norme». Non solo panini, Marco e il suo staff propongono un menù completo, da abbinare alle meraviglie naturalistiche del Nevegal: «Il piatto più gettonato rimane sempre il pastin, ma sono particolarmente apprezzati pure gli gnocchi con gli asparagi. Il segreto è quello di variare il più possibile le proposte».

Nessun dubbio, siamo di fronte a un nuovo inizio: «Sarà la nostra estate. L’estate della montagna: le persone vogliono evitare luoghi affollati, cercano spazi ampi, aria buona e panorami mozzafiato. Ecco perché – conclude Vuerich – abbiamo deciso di proporre qualcosa di nuovo. La gente? Non solo è attenta alle disposizioni, ma ti capisce, sostiene e apprezza».