Azienda agricola El Puner: si allevano polli, si coltiva il sociale
Milleduecento polli e 700 galline ovaiole. Ma i numeri, per quanto altisonanti, non bastano a fotografare l’azienda agricola El Puner. Dove si alleva il pollame e si coltiva il sociale. Perché la realtà guidata da Nicoletta Bortolin e Nicola De Boni è particolarmente attenta alle fasce più deboli. E pone l’inclusione in cima alla scala delle priorità. Non a caso, ad Anzù di Feltre viene concesso ai giovani con difficoltà di mettersi in gioco, imparare i trucchi del mestiere e i segreti di un lavoro che chiunque svolge col sorriso sulle labbra: «In questo momento – racconta proprio Nicoletta – abbiamo con noi un ragazzo con disturbo dello spettro autistico. Era rimasto a casa dopo il Covid e qui ha trovato la porta spalancata. Si impegna, si rende utile. E ne siamo felici».
A proposito del Covid, anche il Puner ha puntato sulle consegne a domicilio: «In azienda c’era poca gente e abbiamo capito subito che il primo passo spettava a noi. A tale proposito, siamo riusciti a fare rete con il Pastificio Feltrino per essere ancor più puntuali e precisi nelle consegne. In più, abbiamo approfittato del momento così particolare per “allargarci”. In particolare, è stata realizzata una nuova cucina e potenziata la parte legata alla gastronomia».
Nicoletta affronta la quotidianità con profondo entusiasmo: «Dobbiamo solo prestare maggior attenzione al rispetto delle distanze e all’uso delle mascherine. Ma, per il resto, non è cambiato poi molto rispetto a febbraio».
Gli affari procedono su buone frequenze, anche se sono le soddisfazioni personali a mettere le ali al Puner: basti pensare che, tra i vari riconoscimenti ottenuti in un passato più o meno recente, l’azienda di Anzù è stata scelta per rappresentare il Veneto al Salone internazionale dell’alimentazione di Parigi: «Non ci raggiungono solo clienti dal Feltrino – riprende la titolare – ma anche da Belluno e Longarone, oltre che da Treviso».
Pollame e solidarietà. In una parola, “Puner”.