Borgo Valbelluna: il paradiso del canyoning richiama appassionati da tutto il Nord Italia
Divertimento e adrenalina. Acqua e roccia. Ma anche, e soprattutto, scoperta e valorizzazione del territorio. Ingredienti diversi per un’attività che in provincia sta prendendo quota in maniera dirompente: il canyoning, declinato con maestria dall’associazione Asd Borgo Valbelluna Adventure, guidata da Christian Da Canal e finalizzata alla promozione territoriale.
«Siamo un gruppo di ragazzi appassionati – afferma proprio Da Canal – e abbiamo intravisto un enorme potenziale in questa zona, rispetto alla pratica del torrentismo. Così, lo scorso anno, ci siamo imbarcati in una nuova avventura, con la collaborazione delle guide alpine “Aquile di San Martino di Castrozza” e attraverso un marketing mirato. La risposta delle persone? Sbalorditiva».
È nato così il Canyoning Borgovalbelluna: «Un’attività a costo zero per la provincia e con un ritorno d’immagine grandioso. Un esempio? Tutti i fine settimana arrivano persone dal Friuli, dove ci sono moltissime forre. Eppure vengono qui, da noi. E lo stesso vale per l’intero Nord Italia e gli stranieri».
Due i vantaggi: «Questa pratica non richiede investimenti in termini di infrastrutture, né per il privato, né per la pubblica amministrazione. E l’impatto ambientale è nullo». Insomma, il torrentismo può rappresentare una chiave turistica di particolare importanza: «Anche perché è a portata di chiunque. Dal bambino di 6 anni all’anziano di 70, tutti lo possono praticare. Il target è molto ampio».
La forra del torrente Rimonta, con una cascata di 60 metri, quindi la Grotta Azzurra, passando per il canyon della Val Maor con le sue spettacolari pareti, fino ai Brent de l’Art: gli scenari sono mozzafiato. «E grazie all’utilizzo di Facebook e Instagram – conclude Da Canal – siamo riusciti a portare alla luce tratti non conosciuti». A conferma che le nuove frontiere del turismo passano pure per le profonde gole di un territorio dalle mille risorse.