La Fattoria di Kèke e Glò: i due che sussurrano ai cavalli. E ai mirtilli
Lui è Christian Da Canal, detto Kèke. Lei, Gloria Caffont, detta Glò. Marito e moglie, certo. Ma anche gli artefici di un progetto che spazia dai cavalli ai mirtilli. E ha preso le sembianze di una fattoria: la Fattoria Kèke e Glò.
A Carve di Mel, in comune di Borgo Valbelluna, c’è un mondo da scoprire. Nonostante la pandemia abbia lasciato il segno: «La chiusura di tre mesi è stata deleteria – racconta Gloria – visto che lavoriamo prevalentemente nell’ambito del turismo rurale. Ora qualcosa si muove, ma siamo stati costretti a dimezzare i numeri».
Il fiore all’occhiello è rappresentato dall’allevamento dei cavalli di razza Haflinger: animali docili, mansueti e gentili, ma anche sani, robusti e caratterizzati da un’innata eleganza. Adatti per semplici passeggiate, per gareggiare o, semplicemente, per regalare un sorriso ai più piccoli. «Ma abbiamo pure un mirtilleto – riprende la titolare della fattoria – arricchito da ben trecento piante. In più, grazie a mio marito e a una guida alpina, siamo riusciti ad avviare l’attività di canyoning, così da offrire la possibilità perfino ai bambini di entrare in contatto con luoghi inesplorati». Tornando ai cavalli, l’ippoturismo è stato quasi azzerato dal Covid-19: «Abbiamo dovuto interrompere anche le attività di gruppo con i pony. Perché i bimbi hanno bisogno di un contatto diretto e, con le attuali restrizioni in materia di distanziamento sociale, tutto ciò non è possibile».
È una fase complicata, ma Gloria Caffont intravvede la luce in fondo al tunnel: «In realtà il mercato non si è mai realmente fermato. Tuttavia, il fatto di non poter ammirare i cavalli nelle varie fiere, mostre e rassegne si è rivelato un freno non da poco. L’auspicio è quello di tornare al più presto alla normalità. E di lasciarci alle spalle la pandemia». In sella e al galoppo: Kèke e Glò sono pronti a cavalcare verso nuovi orizzonti.