Gli “Assi” dell’inclusione: quando la disabilità oscura i limiti e rafforza le potenzialità
Assistenzialismo? No, grazie. La persona con disabilità può diventare una risorsa per l’intera provincia di Belluno. Anzi, lo è già. Una risorsa in grado di generare idee, spunti, novità e progetti: a vantaggio di se stessi. E della collettività. Anche di coloro che non convivono con un handicap. È solo così che si coltiva l’integrazione. O meglio, l’inclusione, in cui i limiti passano in secondo piano. E a essere valorizzate sono le potenzialità di ciascuno.
Su questo versante, ormai dal 2009, si muove l’Assi, l’Associazione sociale sportiva invalidi, guidata dal presidente e campione paralimpico di tiro con l’arco, Oscar De Pellegrin: «Non mi sono mai considerato un disabile e, allo stesso tempo, vorrei che i nostri associati si sentissero prima di tutto delle persone – racconta -. Persone attive, propositive e desiderose di offrire un contributo alla società».
La Onlus ha sede a Sedico e si pone l’obiettivo di contrastare l’emarginazione sociale: non solo attraverso le parole, ma con azioni concrete, in grado di coinvolgere il mondo della scuola, dello sport e l’opinione pubblica.
In questo senso, sono nati diversi progetti:
● Favolando: letture di storie finalizzate a stimolare la sensibilità dei bimbi
● “Cucinare ASSIeme: corso orientato a trasmettere le competenze per sfornare piatti
gustosi, grazie anche a strumenti adattati
● inoltre, la pratica di diverse discipline sportive.
Ora il virus ha messo in quarantena le attività, ma l’Assi non lascia soli i suoi soci. E garantisce loro un supporto psicologico e uno di natura tecnica e informatica, grazie a due professionisti.
Perché la disabilità non è un ostacolo, ma un’opportunità. Per tutti.