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News dall'UE
Il nuovo collegio dei commissari ha ricevuto l'approvazione degli eurodeputati nel voto di investitura alla nuova Commissione 2024-2029

Il 27 novembre il Parlamento europeo ha approvato il nuovo collegio dei commissari, che è entrato ufficialmente in carica il 1º dicembre. La votazione si è svolta a Strasburgo, confermando la fiducia dei deputati nella squadra presentata dalla Presidente Ursula von der Leyen e conclude dunque il processo di rinnovo delle istituzioni dell'UE avviato con le elezioni europee di giugno 2024.

Nel suo intervento davanti alla plenaria, la Presidente ha delineato la visione dell’Europa per i prossimi cinque anni, presentando i membri della nuova Commissione. Von der Leyen ha posto l’accento sul valore centrale della libertà, definendola il motore dell’Unione Europea, la quale deve essere protetta e coltivata attraverso scelte coraggiose e strategiche.

La prima grande iniziativa della nuova Commissione sarà la "Bussola per la competitività", ispirata ai tre pilastri indicati nella relazione Draghi. Il primo obiettivo è colmare il divario in innovazione rispetto a Stati Uniti e Cina; il secondo prevede un piano comune per decarbonizzazione e competitività; il terzo mira ad aumentare la sicurezza riducendo le dipendenze strategiche

La Presidente ha anche valorizzato la diversità e l’esperienza dei commissari, provenienti da ruoli di alto profilo, come ex primi ministri, ministri, sindaci, dirigenti d’azienda e giornalisti, rappresentanti di diverse generazioni e contesti territoriali, sia agricoli che urbani.

Ha inoltre annunciato le priorità dei primi 100 giorni di mandato, che includono: un patto industriale per un’economia pulita, un Libro bianco sulla difesa europea, un’iniziativa sulle fabbriche di intelligenza artificiale, un piano per la cybersicurezza nelle infrastrutture sanitarie, una strategia per agricoltura e alimentazione, la revisione della politica di allargamento e dialoghi con i giovani europei, organizzati da ciascun commissario.

Il discorso in plenaria della Presidente è disponibile qui

Il dettaglio degli orientamenti politici della nuova Commissione è invece disponibile qui

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L’UE raggiunge un accordo sulle regole del mercato del carbonio e un nuovo obiettivo di finanziamento climatico

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) a Baku, la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE hanno giocato un ruolo di primo piano nel negoziare un accordo per allineare i flussi finanziari globali agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Tra i risultati principali, l’adozione di un Nuovo Obiettivo Collettivo Quantificato (NCQG) per il Finanziamento Climatico, che amplia la base dei contributori globali, coinvolgendo più paesi in base alle loro emissioni crescenti e al loro peso economico.

Il nuovo accordo rafforza inoltre il ruolo delle banche multilaterali di sviluppo (MDB), che massimizzeranno l’impatto dei fondi pubblici mobilitando significativi investimenti privati. Le parti hanno concordato che i finanziamenti combinati da tutte le fonti dovranno raggiungere almeno 1,3 trilioni di dollari l’anno entro il 2035.

Sono state inoltre definite nuove regole per garantire trasparenza e integrità nei mercati internazionali del carbonio, facilitando la riduzione e la rimozione delle emissioni. L’UE ha annunciato la presentazione di un NDC allineato all’obiettivo di 1,5°C e avviato iniziative per accelerare la transizione energetica, tra cui una roadmap per ridurre le emissioni di metano.

L’UE ha ribadito il suo impegno al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, comunicando i suoi progressi attraverso il primo Rapporto Biennale di Trasparenza. Leader globale nell’azione climatica, l’UE ha ridotto le emissioni del 37% dal 1990 e rimane il maggiore contributore di finanziamenti internazionali per il clima.

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Previsioni economiche d'autunno 2024: ripresa graduale in un contesto avverso

Ogni anno, la Commissione europea elabora due previsioni, in primavera e in autunno, che esaminano una vasta serie di variabili macroeconomiche e di bilancio, riguardanti sia gli Stati membri dell'UE che i paesi candidati, i membri dell'EFTA e altre economie di mercato di rilevanza internazionale, avanzate ed emergenti.

La previsione afferente all'autunno 2024 rileva che l'economia dell'UE torna a crescere dopo un lungo periodo di stagnazione, con previsioni di PIL in aumento dello 0,9% nel 2024 e ulteriori accelerazioni fino all'1,8% nel 2026. Parallelamente, prosegue il processo di disinflazione: l'inflazione nell'UE scenderà dal 6,4% del 2023 al 2,0% nel 2026, mentre nella zona euro calerà dall'attuale 5,4% al 1,9%.

La crescita economica è sostenuta dalla ripresa dei salari reali, dall’aumento del potere d’acquisto e dal miglioramento delle condizioni di credito. Sebbene i consumi delle famiglie rimangano contenuti, si prevede un allentamento delle restrizioni legate al costo della vita, con una ripresa degli investimenti favorita da bilanci societari solidi e dall’impulso dei fondi UE. La domanda interna sarà il principale motore di crescita, mentre il contributo del commercio netto rimarrà neutrale.

Il mercato del lavoro si mantiene robusto, con un tasso di disoccupazione ai minimi storici del 5,9% nell'UE e proiezioni di ulteriore calo entro il 2026. Sul fronte fiscale, il disavanzo pubblico dell'UE è previsto in diminuzione al 2,9% entro il 2026, nonostante l’aumento del rapporto debito/PIL, che raggiungerà l'83,4%, riflettendo la minore crescita nominale dovuta alla disinflazione.

Tuttavia, permangono rischi significativi. Le tensioni geopolitiche, l’insicurezza energetica e il protezionismo commerciale potrebbero frenare la crescita. Internamente, ritardi nell'attuazione dei piani di ripresa o le sfide strutturali del settore manifatturiero potrebbero aggravare l'incertezza. Eventi climatici estremi, come le recenti inondazioni in Spagna, sottolineano l’urgenza di una maggiore resilienza economica e ambientale.

Versione integrale del documento: Previsioni economiche d'autunno 2024

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La Commissione adotta le norme tecniche per i portafogli europei di identità digitale transfrontalieri

Il 28 novembre la Commissione europea ha adottato una serie di regolamenti per definire le funzionalità tecniche e il quadro di certificazione dei portafogli europei di identità digitale (eID), un passo fondamentale verso la loro implementazione da parte degli Stati membri entro la fine del 2026. Questi portafogli digitali consentiranno a cittadini e imprese di accedere in modo sicuro e universale a servizi pubblici e privati a livello transfrontaliero, con applicazioni come l'apertura di conti bancari, il noleggio di auto e la verifica dell'età.

Quattro regolamenti definiscono norme uniformi per garantire l'interoperabilità e la sicurezza dei portafogli, preservando al contempo la privacy degli utenti. I dati saranno conservati localmente, e gli utenti avranno pieno controllo su quali informazioni condividere, senza tracciamenti o profilazioni. Un pannello di controllo della privacy garantirà trasparenza sull'uso dei dati.

Un quinto regolamento stabilisce le procedure per certificare i portafogli eID, assicurando alti standard di sicurezza e protezione dei dati personali. Questi strumenti rappresentano un significativo progresso verso un'identità digitale europea integrata e sicura, rafforzando l'inclusione digitale e la fiducia dei cittadini. I regolamenti entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

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News dal centro
Mercoledì 4 dicembre : conferenza “Innovazione in agricoltura – opportunità e scenari per i territori montani nell’ambito della PAC 2023-2027”, organizzata da CCIAA TV-BL | Dolomiti e dal centro EUROPE DIRECT Montagna Veneta

Si terrà il prossimo 4 dicembre 2024, presso la Sala E. Luciani della CCIAA Treviso-Belluno | Dolomiti, il convegno “Innovazione in agricoltura: opportunità e scenari per i territori montani nell’ambito della PAC 2023-2027”, organizzato e sostenuto da Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti e dal Centro Europe Direct Montagna Veneta.

L'iniziativa intende affrontare le sfide cruciali e le opportunità per il settore agricolo montano, proponendo una riflessione condivisa sul significato dell’innovare nell’agricoltura di montagna e sulle strategie e soluzioni operative per lo sviluppo sostenibile del settore, in linea con le priorità europee della PAC, la Politica Agricola Comune.

 Lo scopo è approfondire modelli di sviluppo e strumenti promossi dall’UE che integrino l’innovazione in agricoltura, con la gestione delle risorse naturali e l’attrattività territoriale, con l’obiettivo di garantire competitività, sostenibilità e tutela del patrimonio naturale e culturale delle aree montane.

Partecipazione gratuita, con registrazione consigliata.

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P.zza Toni Merlin, 1
32026 Borgo Valbelluna (BL)

tel. 0437 1831976

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Costruire un dialogo diretto tra Europa e comunità locali: la visita a Bruxelles dell'Assessora e Consigliera Lucia Incoronata Daloiso del Comune di Lozzo di Cadore e membro della rete BELC

Dal 25 al 27 novembre 2024, l’Assessora e Consigliera Lucia Incoronata Daloiso, rappresentante del Comune di Lozzo di Cadore e membro della rete BELC locale, ha preso parte a una visita istituzionale a Bruxelles organizzata dalla Commissione Europea nel quadro del progetto "Building Europe with Local Councillors", rete europea di rappresentanti politici locali finalizzata alla comunicazione sui temi europei e supportata da un’alleanza innovativa tra il livello di governance europeo e locale. 

L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di rafforzare il legame tra le istituzioni europee e le comunità locali, portando all’attenzione delle autorità comunitarie le esigenze specifiche dei territori. Durante la visita, l’Assessora Daloiso ha partecipato a incontri con rappresentanti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo.

Il Centro Europe Direct Montagna Veneta accoglie con soddisfazione il contributo offerto dall’Assessora Daloiso, che con impegno ha rappresentato il territorio montano cadorino in contesto europeo. La visita ha costituito un’importante occasione per ribadire il ruolo delle comunità locali nella costruzione di un’Europa inclusiva e vicina ai cittadini, oltre che per consolidare un dialogo diretto con le istituzioni comunitarie.

Questa esperienza rappresenta un ulteriore passo avanti verso un’Europa che riconosce il valore dei territori locali come motori di sviluppo e coesione.

Sondaggio : l'UE nelle aree interne, rurali e montane

Questo sondaggio è realizzato dai centri EUROPE DIRECT delle aree rurali e montane. Il tuo contributo è essenziale per aiutarci a capire meglio le percezioni locali sull’UE, la conoscenza di eventuali politiche o progetti europei sul territorio, nonché i temi dell’agenda europea considerati più sensibili o importanti a livello locale.

Con le tue risposte, ci aiuterai e a comprendere meglio come l’impatto delle politiche e dei progetti europei sia percepito a livello locale e a programmare le nostre future azioni nel modo più allineato possibile alle esigenze emerse. Il questionario si rivolge in primis ai cittadini (+18 anni) residenti o domiciliati nelle aree interne, rurali e montane del territorio della Montagna Veneta.

Il sondaggio è anonimo e richiede circa 5 minuti.

Grazie per il tuo contributo!

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Scuole
Scopri l'offerta formativa del Centro Europe Direct Montagna Veneta! Prorogata l'iscrizione alle attività scolastiche al 31/12/2024.

Sei un insegnante e desideri portare l’Europa in classe?

Dal 2021, il nostro centro Europe Direct ha coinvolto oltre 700 studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado della Montagna Veneta in attività educative volte a informare e promuovere il dialogo sulle tematiche europee.

Il programma dell'offerta educativa per l'A.S. 2024-2025 è già disponibile sul nostro sito, e le iscrizioni sono ufficialmente aperte!

Se sei un docente interessato a partecipare alle innovative progettualità di Europe Direct, non esitare a contattarci o a compilare i moduli per esprimere la tua manifestazione d’interesse.

Anche quest’anno, il nostro portfolio di laboratori si distingue per la varietà e la ricchezza di attività pensate per sviluppare il senso critico, stimolare il dibattito e promuovere una profonda consapevolezza delle questioni europee e del loro impatto sul nostro territorio.

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Opportunità dall'Europa
Corpo europeo di solidarietà: aumento di 166 milioni di € per il volontariato giovanile nel 2025

La Commissione Europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte per il Corpo europeo di solidarietà 2025, con un budget di 166 milioni di euro, aumentato grazie al recupero di fondi non utilizzati durante la pandemia. Il programma sostiene attività di volontariato che promuovono sostenibilità ambientale, inclusione, competenze digitali, cittadinanza attiva e altri ambiti prioritari come la transizione verde e digitale, la partecipazione democratica e la salute. Particolare attenzione continua a essere rivolta alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

Contestualmente, è stata pubblicata la relazione sul periodo 2021-2023, che evidenzia come il programma abbia coinvolto oltre 66.000 giovani, affrontando sfide sociali e umanitarie, inclusi disastri naturali e il sostegno agli sfollati ucraini. La relazione racconta esperienze significative e invita i giovani a partecipare attivamente.

Il Corpo è aperto ai giovani tra i 18 e i 30 anni (o fino a 35 per progetti fuori UE). Gli interessati possono registrarsi sul portale ufficiale per accedere a opportunità e finanziamenti per progetti di solidarietà.

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La Commissione europea ha lanciato l'Invito a presentare proposte Erasmus+ 2025

La Commissione Europea ha pubblicato la nuova Call Erasmus+ per il 2025, destinando un budget senza precedenti di quasi 5 miliardi di euro. Questo investimento sosterrà la mobilità per l’apprendimento e la cooperazione nei settori dell’Istruzione, della Formazione, della Gioventù e dello Sport, confermando il ruolo centrale di Erasmus+ nella costruzione di un’Europa sempre più integrata.

Dal suo lancio nel 1987, Erasmus+ ha coinvolto oltre 16 milioni di partecipanti, registrando una crescita costante in termini di popolarità e accessibilità. In particolare, il programma si impegna a garantire un accesso sempre più ampio per le persone con minori opportunità, in linea con la raccomandazione europea “Europe on the move”, che mira a incrementare la partecipazione di gruppi sottorappresentati.

Tra le priorità della nuova Call spiccano la promozione di un sistema educativo europeo più coeso, il riconoscimento delle qualifiche oltre confine e il sostegno a progetti orientati all’inclusione sociale, alla transizione verde e digitale, e alla partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica. Inoltre, Erasmus+ continuerà a fornire un importante supporto al sistema educativo ucraino, sostenendo studenti ed educatori sia in Ucraina che nei Paesi dell’Unione Europea.

Erasmus+ si conferma così uno dei pilastri del progetto europeo, contribuendo a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli, uniti nella diversità e pronti ad affrontare le sfide del futuro.

Invito a presentare proposte 2025 — EAC/A08/2024 Programma Erasmus+

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