Qualivery: una vetrina per i produttori, un’opportunità per i clienti

Da chi può arrivare un aiuto ai piccoli produttori e alle botteghe per reggere il confronto con la grande distribuzione? Non dagli enti pubblici (o meglio, non solo), da qualche benefattore o dalla divina provvidenza. Ma da tre ragazzi bellunesi. E da un’idea lungimirante: quella di creare una piattaforma sul web, a metà tra qualità e “delivery”, la consegna a domicilio. Il nome? È quasi automatico: Qualivery (www.qualivery.it).

Gli ideatori sono Carlo Savasta e Andrea Dal Pont, mentre Marco Dalle Feste si occupa della parte tecnologica: «Il progetto è nato ufficialmente nel mese di maggio – raccontano – e da una necessità emersa durante il lockdown, quando le persone non potevano uscire dalle loro abitazioni». Così, il portale è sbarcato nel grande mare di Internet: «La risposta della collettività è stata positiva, anche se graduale. Siamo a Belluno – sorridono – ci si mette sempre un po’ a farsi conoscere».

Una vetrina per i commercianti e i produttori. E un’opportunità per i clienti, ai quali bastano un paio di click per vedersi recapitare la spesa a casa: in un’unica consegna e in meno di 24 ore, mentre il servizio abbraccia le zone di Belluno, Ponte nelle Alpi, Sedico, Limana e Trichiana.

«Ora abbiamo un tasso di crescita elevato. Di fatto, i numeri raddoppiano di mese in mese». Ben 25 realtà hanno scelto di sfruttare la piattaforma Qualivery: «Vorremmo allargare in maniera progressiva i confini e, un domani, arrivare pure alle aziende. In questo modo, i lavoratori a fine turno si ritroverebbero direttamente la spesa sul luogo in cui hanno trascorso la giornata».

Comodità, funzionalità. E anche etica. Per ridurre lo spreco alimentare, infatti, i ragazzi bellunesi hanno puntato sulla “Green bag”, al cui interno trovano spazio prodotti freschi, che le botteghe non riuscirebbero a vendere l’indomani. E alimentari che rischiano di rimanere invenduti.

Più Qualivery di così…