Infrastrutture e risorse economiche, collegamenti viari e nuove tecnologie, certo, ma non solo. Conoscenze e competenze rappresentano oggi una delle nuove frontiere su cui i territori decentrati sono chiamati ad investire per affrancarsi da un ruolo marginale rispetto ai grandi centri urbani.
E’ questo il tema attorno al quale si è sviluppato l’incontro tenutosi lo scorso 4 dicembre presso la sede della Camera di Commercio di Treviso-Belluno Dolomiti e promosso del centro Europe Direct “Montagna Veneta” del GAL Prealpi e Dolomiti in collaborazione con lo stesso ente camerale.
Estremamente variegati sia per tipologia che per argomento i contributi portati alla discussione, a partire da quello del professor Giulio Buciuni, direttore del master in enterpreunership presso il Trinity College di Dublino e autore, con il professor Giancarlo Corò, del saggio “Periferie competitive”, divenuto una vera e propria pietra angolare nel dibattito nazionale ed internazionale sul tema.
La conoscenza come asse su cui pianificare lo sviluppo dei territori “di periferia” appunto, non certo in antitesi, ma in correlazione con le città metropolitane e i centri hub, è stato il filo conduttore anche degli interventi che si sono susseguiti da parte degli altri ospiti e che hanno toccato gli ambiti della scuola e della formazione, ma anche gli esempi concreti di dialogo tra preparazione accademica e mondo produttivo.
“Viviamo una fase storica particolarmente propizia da questo punto di vista: le risorse finanziarie sono decisamente rilevanti (sia per quanto concerne il PNRR, che per quanto possiamo attingere da altri strumenti della programmazione europea) e questo costituisce un volano di sviluppo decisivo proprio per i territori come il Bellunese, a patto che sappiamo creare nuove alleanze e quindi aree di crescita d’avanguardia”, sottolinea Matteo Aguanno, direttore del centro Europe Direct “Montagna Veneta”, che aggiunge: “L’anno europeo delle competenze rappresenta in questo senso uno stimolo ed un’occasione ulteriore per affrontare questa sfida; l’Europa può e deve essere da questo punto di vista una sponda ricca di supporti di vario tipo, soprattutto a vantaggio dei nostri giovani”.
“Le competenze sono espressione della persona per poi divenire buone progettualità, se la persona è al centro delle strategie della formazione della rete delle istituzioni e del sistema impresa – sottolinea il Presidente Camera di Commercio di Treviso-Belluno |Dolomiti Mario Pozza -. La Camera di Commercio nell’attenzione verso la preparazione e professionalità dei giovani, sostiene e finanzia molte progettualità. L’Anno Europeo delle Competenze è un’opportunità cruciale che ci fornisce l’Unione Europea, per ampliare la prospettiva strategica e individuare soluzioni per risolvere la carenza di manodopera che soffrono le nostre imprese, interpretando il cambiamento del mercato del lavoro attraverso la formazione continua. Ancor di più ora, l’attenzione a questo tema è indispensabile per un territorio che si prepara ad accogliere l’evento olimpico Milano – Cortina 2026. La Camera di Commercio in rete con gli ITS del Veneto, con le università, con esperti psicologi e con le aziende, come nell’evento antichi mestieri del futuro, crede in questo grande impegno. Inoltre non dimentichiamo che sono necessarie competenze ancor più specialistiche in questo delicatissimo ecosistema, come lo è la montagna che deve essere considerata in un’ ottica orientata alla sostenibilità ambientale e che richiede una riconfigurazione attenta e innovativa. L’innovazione diventa così un catalizzatore per attrarre talenti e generare nuove competenze e saperi”.