CITTADINI 2022

Anno europeo dei Giovani 2022

La Delegazione Regionale Veneto di UNCEM, il centro Europe Direct (ED) Montagna Veneta insieme al Gal Prealpi e Dolomiti in collaborazione con il Gal Alto Bellunese, Gal Baldo Lessinia e Gal Montagna Vicentina, hanno voluto realizzare – in occasione dell’anno europeo dei giovani 2022 – una serie di incontri partecipativi rivolti alle giovani generazioni in alcuni luoghi simbolo della montagna veneta. I centri ED sono stati chiamati ad essere parte attiva all’interno del contesto dell’Anno europeo dei giovani 20221 per la diffusione dell’iniziativa a livello locale. Da qui nasce l’iniziativa “Dai voce alla tua visione! #EYY nella montagna veneta: le proposte e le idee dei giovani” che ha percorso la montagna veneta e i cui risultati vengono illustrati in questo report. Nella montagna veneta sono comprese 18 Unioni Montante per un totale di 142 Comuni nelle Province di Belluno, Verona, Vicenza e Treviso e rappresentano il bacino di utenza del centro EUROPE DIRECT Montagna Veneta. Nel complesso, il territorio coinvolto dal centro copre una superfice pari a circa il 37% della Regione Veneto per una popolazione pari a 650.000 abitanti. Nell’ultimo decennio il territorio ha perso il 13% circa dei propri giovani, risulta per tanto fondamentale che le istituzioni della montagna cerchino di arginare questa emorragia, attraverso specifiche politiche e strumenti che comprendano iniziative di co-progettazione. Gli incontri, che hanno visto la partecipazione di quaranta ragazze e ragazzi, si sono svolti nel territorio montano caratterizzato da forti squilibri socioeconomici legati a marcati fenomeni di spopolamento e sottosviluppo. L’Unione Europea, anche per il tramite delle istituzioni nazionali, regionali e locali, intende sostenere questi territori ascoltando le richieste dei cittadini, presentando le proprie politiche e offrendo specifici strumenti. Le nuove politiche di sviluppo europee 2021-2027 sono ormai in procinto di partire con i primi interventi a livello regionale. Affinché questi possano essere di aiuto per le aree montane con particolare riguardo al mantenimento e all’attrazione di giovani, l’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani insieme ai Gruppi di Azione Locale e allo sportello Europe Direct Montagna Veneta, hanno voluto raccogliere direttamente dai giovani ogni utile informazione e sollecitazione volta a valorizzare quanto più possibile le risorse europee, nazionali e regionali che saranno a breve destinate alla montagna.

Il percorso partecipativo e la metodologia utilizzata

 

Il percorso partecipativo è stato articolato in 3 incontri (più un evento finale di presentazione dei risultati). Il primo incontro è avvenuto il 28 ottobre 2022 nell’ospizio di Agre nel territorio del Comune di Sedico e del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e ha coinvolto i giovani del GAL Prealpi e Dolomiti e del GAL Alto Bellunese; il secondo è avvenuto il 19 novembre 2022 al Forte Monte Tesoro nel territorio del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo in provincia di Verona con i giovani del GAL Baldo Lessinia. Infine, il terzo è avvenuto il 25 novembre 2022 presso la Sala della Reggenza dell’Unione Montana della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, con i giovani del GAL Montagna Vicentina.

 

Nello specifico, gli incontri sono stati volti a far conoscere ai giovani la piattaforma europea EYY- European Year of Youth nonché le opportunità offerte da quest’ultima e dai centri EUROPE DIRECT. Allo stesso tempo, l’obbiettivo è stato quello di far riflettere i giovani delle aree montane in merito a delle tematiche significative per questi territori, nonché a motivarli per la ricerca e la proposta di idee/soluzioni da implementare nel proprio contesto locale. Le aree montane sono infatti dei territori fragili, con marcate caratteristiche di marginalità, squilibrio demografico e diversificazione economica, in cui spesso si rileva una scarsa attrattività dei servizi (culturali, ricreativi, sociali) offerti ai fruitori. Fermo restando la rilevanza data dalle azioni volte a migliorare le infrastrutture, sostenere l’occupazione, far fronte ai rischi ambientali e garantire l’abitare di qualità, l’attrattività del territorio montano risulta fortemente legata al miglioramento dei servizi di base.

Come rendere le aree montane più attrattive? quali sono le proposte per una maggiore integrazione dei servizi e le policy recommendations dei giovani? quali servizi funzionali per animare luoghi e strutture a servizio degli interessi pubblici? come portare le tematiche europee della “social inclusion”, “digital EU” e del “Green Deal” all’interno delle aree spopolate e marginali? Stimolati da queste domande poste da alcuni facilitatori, i giovani coinvolti nei diversi incontri hanno dibattuto a lungo arrivando a delineare un quadro di proposte da implementare nelle politiche delle aree montane con particolare riferimento al miglioramento della attrattività e qualità della vita. I contributi sono stati quindi sistematizzati all’interno di questo report riassuntivo.

Tutti gli incontri sono stati registrati ufficialmente nel portale dell’Anno Europeo dei Giovani e approvati dal national coordinator:

Gli incontri hanno visto la partecipazione di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con background differenti. Nello specifico: 19 ragazzi nel primo incontro, 13 nel secondo e 8 nel terzo.

In ogni incontro è stata presentata l’analisi di contesto specifica per il territorio, contenente informazioni legate soprattutto alla demografia, al turismo, all’occupazione, alle opportunità lavorative, all’istruzione e formazione. Tali contribuiti sono stati utilizzati come spunti per la successiva discussione in gruppo e come supporto per una visione oggettiva della realtà nella quale i ragazzi vivono.

Il metodo utilizzato nel corso dei tre incontri è quello dei “Tre orizzonti”. L’idea alla base di questo metodo è il cambio di paradigma basato su una visione monodimensionale e lineare del tempo che si protende verso il futuro, sostituendolo con una visione tridimensionale consapevole della specificità di ogni orizzonte nel rapporto tra futuro e presente. L’esercizio “Tre Orizzonti” serve a definire strategie per un futuro identificabile per mezzo di una attività creativa che consideri diversi possibili approcci al futuro facilitando il dialogo costruttivo all’interno di un gruppo tra tre ruoli metaforici: “il visionario” che immagina contesti e condizioni future in una realtà del tutto nuova, “il manager” che deve garantire la gestione e il funzionamento del sistema attuale e “l’imprenditore” che condivide la tensione al futuro del visionario e l’interesse del manager per la gestione della organizzazione, ma è in grado di investire sull’innovazione per prepararsi ai cambiamenti. Di solito in questo tipo di esercizio si assume una finestra temporale “lunga”, ovvero, si propone di immaginare come sarà la comunità o l’organizzazione a cui si appartiene tra vent’anni.

 

Il primo orizzonte (H1) descrive, attraverso un elenco di aspetti che sono oggi prevalenti, il presente e quello che ci si potrebbe aspettare se si continuano a ripetere gli stessi comportamenti. Si tratta di una fase di esplorazione che si concentra sui tipi e sulla natura delle difficoltà incontrate in montagna dai giovani e che spesso li inducono (o costringono) a cercare altrove le opportunità che qui non appaiono presenti. Nel nostro caso è stato condensato nella domanda: Quali sono gli aspetti legati al territorio che ti hanno ostacolato nel realizzare il tuo progetto di vita?

 Il terzo orizzonte (H3) descrive la visione del futuro. Vengono immaginati e descritti nuovi modelli, nuovi modi di vivere e lavorare che si ritengono i più adatti ai bisogni e alle opportunità emergenti. È un lavoro creativo che incentiva il distacco dal modo di pensare quotidiano per esplorare come potrebbero essere le cose in futuro e accogliere nuove idee. Nel nostro caso è stato condensato nella domanda: Che cosa vorresti che accadesse al 2040 nel territorio in cui abiti?

 Il secondo orizzonte (H2) è di transizione in quanto si comincia a vedere lo sviluppo di alcuni fenomeni prevedibili già presenti in H1 che, se promossi in maniera adeguata e corretta, possono condurre alla visione di H3. Si descrive il futuro più prossimo che collega il presente alla visione desiderabile. In questa fase sarà necessario individuare azioni, procedure e alleati necessari per procedere verso il futuro emerso in H3. Nel nostro caso è stato condensato nella domanda: Che cosa vorresti (o pensi di poter) fare per ottenere i risultati ipotizzati in H2?

 La scelta di procedere prima analizzando l’H3 e poi l’H2 è dettata dalla necessità di realizzare nella raccolta delle opinioni una frattura tra gli ostacoli del presente e le aspirazioni del futuro altrimenti proponendo un percorso lineare si tende a progettare utilizzando più la razionalità che la fantasia e in questo modo si cade inevitabilmente su strumenti del presente e si resta incapaci di comprendere che nei prossimi anni cambieranno moltissime opportunità che oggi si intravedono appena.

Immagini degli incontri

Rapporto conclusivo

Immagine dell’evento finale (19.12.2022) in Camera di Commercio Treviso-Belluno|Dolomiti 

Più nello specifico, che cosa è emerso?

Anzitutto, e il dato potrebbe essere per qualcuno sorprendente, che i giovani della montagna veneta cercano e chiedono un’identità culturale precisa e un contesto locale di riferimento ben definito, ricco di storia e tradizioni, ma non frammentato. Altri temi che hanno attirato in particolare l’analisi dei partecipanti ai gruppi di lavoro sono stati la mobilità e il trasporto pubblico – con la denuncia delle molte difficoltà quotidiane a muoversi all’interno della propria comunità e ad uscire da essa per raggiungere i centri di servizi più vicini -, la carenza di una adeguata dotazione di reti e infrastrutture digitali nel territorio montano, le difficoltà nel trovare alcune opportunità professionali, ma anche nel far nascere, a differenza del contesto di pianura, nuove imprese. Ancora, i giovani della montagna veneta immaginano nel loro futuro servizi più in linea con le loro aspettative e, in particolare, un territorio protagonista della loro formazione con percorsi universitari e post-universitari. Negli approfondimenti effettuati non sono mancati poi riferimenti ad altri macro-temi quali lo sviluppo turistico della montagna, la sostenibilità ambientale ed energetica, le (carenti) opportunità di socializzazione e aggregazione. Una vera e propria road-map verso il nuovo decennio, sintetizzata in un rapporto finale estremamente concreto.

Dove posso scaricare il report?

Il Rapporto finale sui risultati ottenuti dall’iniziativa: “Dai voce alla tua visione! European Year of Youth nella montagna veneta: le proposte e le idee dei giovani” Belluno, 19 dicembre 2022 è scaricabile cliccando qui: RAPPORTO FINALE