Antichi i mestieri, innovativi i prodotti: Ai Zei e il calore di una famiglia

Non è solo un lavoro, ma una scelta. Di vita. La scelta di raggiungere il cuore del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, ai piedi del monte Talvena. Dove la tradizione, impastata alla genuinità, si aggiunge all’innovazione. E diventa un agriturismo. Ma anche un’azienda agricola. E poi ancora una fattoria didattica. In poche parole – anzi, in due – siamo ad Ai Zei (comune di Belluno): «Tutto ciò che produciamo – spiega Fabio De Pellegrin, titolare dell’attività insieme a Carla Fant – lo vendiamo poi in agriturismo. Ma se non c’è consumo, diventa tutto più complicato. Anche perché lavoriamo prevalentemente con l’allevamento degli animali: abbiamo cinghiali (una cinquantina di capi), pecore da carne e da latte, capre da latte, bovini scozzesi e maiali allo stato brado. Il 70 per cento di quanto proponiamo, è prodotto da noi». La ripartenza, però, si è rivelata difficile: «La chiusura di tre mesi lascia il segno. E anche i clienti ora vengono meno».

Eppure, Fabio non molla. Al contrario, rilancia, animato da una passione sconfinata: «Puntiamo sul biologico, declinato secondo il rispetto dei ritmi naturali e dello scorrere delle stagioni, per una produzione che non deve rispecchiare una certificazione, bensì una scelta». Al di là della qualità di un prodotto che sposa l’autenticità, è il contatto diretto con il consumatore a fare la differenza. Un contatto che è soprattutto umano: «Crediamo nella qualità a tavola e nell’accoglienza calorosa. Desideriamo che ogni persona si senta a suo agio come fosse in famiglia, e, per questo, crediamo in un ambiente in cui sia possibile condividere la compagnia e il piacere per il palato, tra sapore e tutela degli equilibri naturali. Non vogliamo essere un’azienda come tante, ma una “AiZeinda”, capace di raccontare, anche attraverso un piatto o una materia prima, storie d’amore, di amicizia, di passione». Ai Zei ci sta riuscendo. Grazie a Fabio, Carla. E a un’attività formato famiglia.