Il Consiglio approva l’adozione dell’euro da parte della Bulgaria a decorrere dal 1º gennaio 2026

Il Consiglio approva l’adozione dell’euro da parte della Bulgaria a decorrere dal 1º gennaio 2026

La Commissione si rallegra per la decisione del Consiglio di approvare l’adesione della Bulgaria alla zona euro dal 1º gennaio 2026,  facendone così il ventunesimo Stato membro ad aderire alla moneta unica. Questa storica decisione fa seguito al rapporto sulla convergenza 2025 della Commissione del 4 giugno, secondo le cui conclusioni la Bulgaria ha pienamente soddisfatto i criteri di convergenza per aderire alla zona euro. Tale valutazione è integrata dal rapporto sulla convergenza della Banca centrale europea, pubblicato lo stesso giorno.

L’8 luglio 2025 il Consiglio ha inoltre fissato il tasso di conversione ufficiale, spianando la strada a una transizione senza soluzione di continuità dal lev all’euro.

L’adesione alla zona euro apporterà benefici tangibili ai cittadini e alle imprese bulgare: eliminazione dei costi di cambio delle valute, pagamenti transfrontalieri più facili, maggiore trasparenza dei prezzi e migliore accesso ai finanziamenti. Inoltre contribuirà a stimolare il commercio, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, conferendo nel contempo alla Bulgaria un ruolo più importante all’interno delle strutture decisionali della zona euro, come la BCE e l’Eurogruppo. Per i cittadini bulgari l’euro semplificherà profondamente le modalità dei viaggi, del lavoro, del commercio, rispecchiando l’impegno del paese a favore di un’Unione europea unita e prospera.

Valdis Dombrovskis, Commissario per l’Economia e la produttività e per l’Attuazione e la semplificazione, ha dichiarato: “L’euro avrà un impatto positivo sulla crescita, grazie alla piena integrazione con il mercato unico dell’UE, nel quale i beni e i servizi bulgari diventeranno più competitivi. Nel lungo periodo, l’euro determina prezzi più stabili e aumenta la resilienza dell’economia di fronte a shock improvvisi.”

Vedi anche: domande e risposte

Fonte: Commissione europea – Rappresentanza in Italia

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