Farfalle, api e non solo…al via il secondo appuntamento sugli insetti impollinatori

Il declino degli insetti impollinatori è un problema di drammatica attualità e di dimensioni planetarie, che ha enormi ripercussioni non solo ecologiche, ma anche economiche, perché da questi insetti dipende la sopravvivenza di moltissime piante, spontanee e coltivate. In Europa ci sono 2.000 specie di impollinatori, che garantiscono l’esistenza del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate; senza impollinatori non avremmo, ad esempio, mele, agrumi, fragole, fagioli, cetrioli, pomodori e peperoni; si calcola che la produzione agricola europea garantita dagli impollinatori valga 15 miliardi di euro l’anno. Oggi gli insetti impollinatori (farfalle, api domestiche e selvatiche, bombi, Ditteri Sirfidi e molti altri) sono in declino, a causa della distruzione degli ambienti naturali, dell’inquinamento ambientale, dell’uso eccessivo di pesticidi in agricoltura intensiva. In Europa una specie su 10 di ape o farfalla è in pericolo di estinzione.

Di che cosa si sono occupate le ricerche del Parco?

Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, in collaborazione con le Università di Padova e Bologna, ha avviato negli anni scorsi diversi studi per raccogliere informazioni sulla presenza e distribuzione di questi insetti e per valutarne lo stato di salute.

Parallelamente il Parco ha avviato anche studi sugli effetti del cambiamento climatico sugli insetti, indagini sulle relazioni tra insetti impollinatori e piante in alta quota e ricerche che consentono, attraverso lo studio della genetica degli insetti, di avere informazioni sulle glaciazioni antiche.

A primavera è partito anche il progetto pluriennale “Neptis”, per studiare le farfalle del Parco e di tutte le Alpi Orientali attraverso la “citizen science” ovvero il coinvolgimento di appassionati, escursionisti e visitatori del Parco, che raccolgono e inviano fotografie e informazioni sulle farfalle incontrate durante le escursioni. In pochi mesi il progetto ha coinvolto una novantina di persone, che hanno già raccolto oltre 14.000 segnalazioni.

Di che cosa si tratta questa iniziativa?

Per divulgare i risultati di queste ricerche il Parco, in collaborazione con il nostro centro EUROPE DIRECT Montagna Veneta, con il Comune di Feltre e grazie alla disponibilità dei docenti e ricercatori universitari che collaborano con l’Ente, propone due incontri pubblici. Le due serate divulgative sono patrocinate dal Comune di Cesiomaggiore e rientrano tra le giornate per la trasparenza organizzate dall’Ente Parco per illustrare le proprie attività in materia di trasparenza dell’azione amministrativa ai sensi del D. Lgs.33/2013.

Il primo appuntamento si è tenuto lo scorso giovedì 29 settembre, alle ore 18:00, presso il Museo etnografico di Seravella a Cesiomaggiore, dove sono intervenuti: Laura Ambrosino, Rappresentanza a Milano della Commissione europea; Lucio Bonato, Dipartimento di Biologia Università di Padova; Paolo Fontana, Fondazione Edmund Mach San Michele all’Adige. Per vedere il video della registrazione dell’evento, clicca qui

Il secondo appuntamento si terrà venerdì 14 ottobre, alle ore 18:00, a Feltre presso la sala Ocri, sopra la farmacia dell’ospedale.

Questo il programma della seconda serata

Venerdì 14 ottobre – Sala Ocri, Feltre – Ore 18:00

Giovanni Burgio e Daniele Sommaggio, DISTAL Università di Bologna.

Mosche che imitano le api: lo straordinario mondo dei Sirfidi

Serena Magagnoli, DISTAL Università di Bologna.

Piccolo è bello. Videoproiezione di macrofotografie

Luca Mazzon e Federico Marangoni, Dipartimento DAFNAE Università di Padova.

Una cavalletta a rischio di estinzione: come la genetica può raccontare la storia di un insetto e aiutarci a conservarlo.

Vi aspettiamo numerosi!

 

 

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